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Positivi i risultati dell'impiego di defibrillatore impiantabile nei pazienti con infarto miocardico e bassa frazione d'eiezione


L'obiettivo dello studio MADIT II ( Multicenter Automatic Defibrillator Trial ) è stato quello di verificare se il defibrillatore impiantabile ( ICD ) fosse in grado di ridurre la mortalità nei pazienti ad alto rischio, con malattia coronarica e disfunzione ventricolare.

Hanno preso parte allo studio 76 Centri negli Stati Uniti e in Europa, con 1.232 pazienti con una storia di almeno un infarto miocardico ed una frazione d'eiezione ( FE ) di 0.30 o inferiore.

Un totale di 742 pazienti ha ricevuto l'ICD, oltre la terapia medica, mentre i rimanenti pazienti sono stati trattati solo farmacologicamente.

L'incidenza di mortalità nel gruppo che ha ricevuto l'ICD è stata del 14,2% rispetto al 19,8% del gruppo in cui non era stato impiantato il defibrillatore impiantabile.

La percentuale di mortalità dovuta ad aritmia cardiaca è stata del 3,6% nel gruppo ICD e 9,4% nel gruppo farmacologico. ( Xagena 2002 )

Fonte: The New Emgland Journal of Medicine, 2002



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