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Bivalirudina verso Eparina più un inibitore GP IIb/IIIa nei pazienti con infarto NSTEMI sottoposti a procedura PCI dopo pretrattamento con Clopidogrel: analisi aggregata degli studi ACUITY e ISAR-RE


La terapia antitrombotica ottimale per i pazienti con infarto NSTEMI ( infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST ), sottoposti a intervento coronarico percutaneo ( PCI ) non è ben definita.

E’ stata studiata l'efficacia e la sicurezza di Bivalirudina ( Angiox, Angiomax ) versus Eparina più un inibitore della glicoproteina ( GPI ) IIb/IIIa nei pazienti con infarto NSTEMI, sottoposti a procedura PCI dopo pretrattamento con Clopidogrel.

Sono stati presi in esame i dati di 3.798 pazienti che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Bivalirudina ( n=1.928 ) o Eparina ( Eparina non-frazionata o Enoxaparina, n=1.870 ) più un inibitore della glicoproteina nell’ambito dello studio ACUITY ( Acute Catheterization and Urgent Intervention Triage Strategy ) e dello studio ISAR-REACT 4 ( Intracoronary Stenting and Antithrombotic Regimen: Rapid Early Action for Coronary Treatment ).

I principali endpoint di efficacia erano rappresentati da un composito di morte, recidiva di infarto miocardico o rivascolarizzazione urgente del vaso bersaglio, mentre il sanguinamento maggiore rappresentava il principale endpoint di sicurezza punto finale di sicurezza), e il composito di morte, recidiva di infarto miocardico, rivascolarizzazione urgente del vaso bersaglio, o sanguinamento maggiore ( eventi clinici avversi netti [ NACE ] ) a 30 giorni.

L'incidenza dell'endpoint di efficacia è stata del 10.6% ( n=205 ) nel gruppo Bivalirudina versus 10.2% ( n=191) nel gruppo Eparina più un inibitore della glicoproteina ( odds ratio, OR=1.04; p=0.69 ).

L'incidenza dell’endpoint di sicurezza è stata del 3.4% ( n=66 ) nel gruppo Bivalirudina rispetto a 6.3% ( n=117 ) nel gruppo Eparina più un inibitore della glicoproteina ( OR=0.54; p inferiore a 0.001 ).

NACE si è verificato in 258 pazienti ( 13.4% ) nel gruppo Bivalirudina rispetto a 275 pazienti ( 14.7% ) nel gruppo Eparina più un inibitore della glicoproteina ( OR=0.90; p=0.21 ).

In conclusione, i tassi degli eventi clinici avversi netti non sono risultati significativamente differenti tra Bivalirudina ed Eparina più un inibitore della glicoproteina nei pazienti con infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST sottoposti a intervento coronarico percutaneo dopo pretrattamento con Clopidogrel.
Sebbene nessuna differenza significativa in termini di efficacia sia stata osservata in termini di soppressione di eventi avversi ischemici, la Bivalirudina è risultata superiore alla Eparina più un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa in termini di riduzione degli eventi emorragici. ( Xagena2012 )

Ndrepepa G et al, Circ Cardiovasc Interv 2012 ; 5 : 705-712


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