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La durata del QRS in assenza di BBB è un predittore di sopravvivenza nell’IMA senza sopraslivellamento ST


Uno studio retrospettivo ha analizzato 781 pazienti consecutivi ricoverati in UTIC per infarto miocardico (IMA) senza blocco di branca (BBB) tra il 1988 ed il 1998.
Nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento ST (n=412), i gruppi con durata dell’intervallo QRS maggiore o uguale a 100 ms e minore di 100 ms presentavano una percentuale di sopravvivenza simile.
Invece nei pazienti (n=369) con IMA senza sopraslivellamento ST la percentuale di sopravvivenza differiva e risultava più alta nei pazienti con intervallo QRS minore di 100 ms rispetto a coloro che presentavano un intervallo maggiore di 100 ms (in ospedale: 95,4% vs 84,44%; ad 1 anno: 89,2% vs 75,6% ; a 3 anni : 83,8% vs 66,7%; a 5 anni : 74,3% vs 52,2%, rispettivamente).
Nei pazienti con IMA senza sopraslivellamento ST, coloro che avevano una maggiore probabilità di avere un intervallo QRS di durata maggiore o uguale a 100 ms erano uomini, avevano avuto un precedente IMA, appartenevano ad una classe Killip II, III, o IV, e avevano una frazione d’eiezione più bassa. Dopo aggiustamenti, la durata del QRS maggiore o uguale a 100 ms era associata alla mortalità totale ed ospedaliera nei pazienti con IMA senza sopraslivellamento ST.
La durata dell’intervallo QRS maggiore o uguale a 100 ms in assenza di blocco di branca è pertanto un predittore indipendente di aumentata mortalità nei pazienti con IMA senza sopraslivellamento ST.

Emmanouil S et al, Am J Cardiol 2002; 89: 1013-1018

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